-
|
| .
|
|
|
|
Rapunzel  Quella mattina la campanella sembrava non volesse suonare più, lei era sempre molto interessata alle lezioni ma quella volta era stata particolarmente noiosa e non finiva più. Riuscendo finalmente a fare quello sbadiglio che stava trattenendo, raccoglie i suoi appunti formati per lo più da disegni vari ai margini delle pagine che le viene naturale fare quando si distrae. Ultimamente le capitava spesso di disegnare una specie di torre immersa in un bosco e non sa bene perché, forse deve averla vista da qualche parte in tv e non se ne ricorda. Fuori dall'aula si ferma per prendere un caffè al distributore nel corridoio. Ad un certo punto con la coda dell'occhio le sembra di vedere un volto familiare e si volta di scatto in quella direzione. Non può che rimanere incredula e con occhi sgranati nel vedere sua madre lì, in quel corridoio. Non è possibile, deve averla seguita lì..dopo tutti i discorsi che avevano fatto era riuscita a convincerla a farla andare via di casa per studiare al college. Doveva prevedere che non si sarebbe arresa. Ma forse non l'aveva ancora vista, se fa in tempo a scappare potrà andare a nascondersi in camera sua, così fa dietro front per il corridoio sperando di passare inosservata in mezzo agli altri studenti. |
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
|
Mother Gothel  Proprio in quel momento sospettavo che c'era stato lo zampino di Rapunzel, nel frattempo che stavo rimettendo a posto i capelli nel bagno veramente sporco a dirla tutta, questi ultimi ricci erano scombussolati dal troppo confusionario e atroce chiasso di questi sudici ragazzini, probabilmente il mio prezioso fiorellino stava letteralmente in panico per avere saputo della mia presenza senonché... ahimè contro le mie aspettative avessi avuto il ruolo da insegnante come botanica.
''Oltretutto i ragazzini si fanno comandare a obbedire ogni minimo ordine che io impongo, forse perché ho avuto sempre Rapunzel in giro per casa a fare le pulizie. Ed io facevo le sue zuppe preferite, che ingrata a avermi trattata cosi per poi trasferirsi a studiare in questo postaccio!!
Quel ruolo mi si addiceva tanto che gli insegnanti non facevano altro che complimentarsi con me eppure a volte mi approfittavo della mia indole da cattiva per combinare qualche scherzo ...ovviamente senza troppa acidità nel mio animo dopotutto v'era anche la parte buona della me stessa sì, egocentrica ma, bensì attaccata alle cose talmente tanto che potevo giostrare i miei studenti come e quando volevo.
"Non posso sbagliarmi quella era davvero Rapunzel vicino al distributore ... non faccio mai errori di questo genere, no signore''.
Nel momento in cui però riconobbi nella grande e svariata zona del corridoio chiamai a gran voce (quasi come se avessi un megafono la bionda che guardandola sembrava più che spaventata pareva essere in fuga, - così come avevo programmato non appena l'avrei rivista...
Feci una specie di conto alla rovescia,"Bene Gothel, fai vedere chi sei a questa università e a Rapunzel... Questa volta non mi sfuggerai cara bionda dagli occhi così piccoli ma pieni di timore..
almeno avrei saputo quando dare la sua attenzione chiudendo gli occhi perciò urlai- con fare teatrale e col viso assai tirato e su di giri:
«Rapuuunzel dov'è che fuggi? Non saluti la tua cara mamma?Insomma di almeno qualcosa visto che sono venuta fin qui per te, sorpresa!!!
Ebbene sì, avevo sfoggiato la mia arma segreta sperai che tutti si girassero e così, fu ovviamente.
Tutti gli studenti si fermarono anche quella folla probabilmente mi aveva sentito forte e chiaro.
La cosa che bravamo di più era l'essere giusto un pochino al centro dell'attenzione e ce l'avevo fatta eccome.
Dovevo solamente sfoderare le mie carte e capire le intenzioni che aveva Raperonzolo ma, con le buone maniere questa volta. Avrei usato le cattive se si metteva male la situazione.
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
|
Rapunzel Non era difficile zigzagare tra gli studenti che affollavano il corridoio cercando di passare inosservata da sua madre ma ancora non riusciva a capacitarsi di cosa ci facesse lì e di come ci fosse arrivata. Poteva essere semplicemente piombata al campus dal nulla a cercarla, perché ne era perfettamente capace..ma cosa ci faceva nei corridoi? So aspettava di più di trovarla in camera sua al rientro dalle lezioni, ci doveva essere un'altra spiegazione. Nonostante avesse accelerato il passo la voce di sua madre che la chiamava a squarciagola la costringe a fermarsi, così come praticamente chiunque altro. -No, accidenti..- mormora tra sé e sé, coprendosi il viso con le mani e appoggiandosi al muro con la schiena. Ormai deve affrontarla, non ha senso fuggire o peggiorerà solo le cose. Sì, ma come affrontarla? È sempre stata molto remissiva con sua madre, troppo spaventata dalle conseguenze che disobbedirle avrebbe portato..ma ora le cose sono diverse. È al college, si sta costruendo un'indipendenza e una vita tutta sua, insomma in poche parole sta crescendo e sua madre non può controllarla per sempre. Quando la vede avvicinarsi sente la sua volontà affievolirsi un pochino, dopotutto era sempre sua madre e le era mancata nei momenti di difficoltà, ma questo non cambia il fatto che seguirla fino a lì era stato un errore. -Mamma..che cosa ci fai qui? Pensavo fossimo d'accordo sul fatto del college.- le chiede tenendo il tono di voce più calmo possibile per non farla arrabbiare, l'ultima cosa che le serviva era una sfuriata di sua madre in mezzo a tutti. -Sarei tornata a casa per le vacanze!- |
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
|
Mother Gothel
La bomba era stata sganciata la paurosa e farfugliante Rapunzel; replicò alle mie parole recenti così la ascoltai in attesa di una delle sue solite cose come il fatto che doveva uscire di casa senza il mio consenso, e così rendeva il compito più semplice almeno per una docente di biologia, il che era come vincere al lotto.
Tra l'altro nel corridoio tutto era lecito?!
Non credo proprio quindi gridai agli altri studenti che dovevano immediatamente raggiungere ognuno la propria classe... o avrebbero subito una conseguenza: ovvero la "punizione" lì avrebbe mandati direttamente dal preside Prince.
Quindi in quel frangente gridai ancora: «E voi altri, ognuno vada immediatamente alla lezione che deve seguire. Oppure andrete dritti dal preside chiaro?» La folla di studenti e studentesse, si mosse come fossero formiche tutti timorosi di me la più arrabbiata delle madri ma, che in fondo aveva anche un cuore che batteva.
Tuttavia mi incamminai più vicino a Rapunzel per ascoltare la sua scusa nell'essere in quell'ambiente pieno zeppo di persone che non vedevano l'ora (oltre che studiare) fare in continuazione baccano!
Ed alla sottoscritta di certo non poteva non nascondere di sopportarlo lo faceva solamente per il beneficio della materia amata da sempre da me. Comunque presi seriamente parola rispondendo a Raperonzolo che disse: «Mamma.. che cosa ci fai qui? Pensavo fossimo d'accordo sul fatto del college.»
"Credevo fosse una sbadataggine come sempre... Così come qualsiasi volta che aveva una richiesta, o per tutti gli dei cosa faccio ora, come posso risolvere questo dilemma ci sono ..Le dico una sciocchezzuola non costa nulla no!? Ammettilo Gothel vuoi davvero dire una bugia!?Ma si chi se ne importa digli quello che senti e basta”
«Sono qui in veste di docente di biologia, inizialmente non credevo ci fossi anche tu sai sono stupita quanto te, caro fiorellino.»
Quando affermó che sarebbe tornata per le vacanze non feci altro che replicare nuovamente che : «Ti avrei in quel caso preparato la tua zuppa preferita è dimmi cara che corso hai scelto? Non per impedirti di frequentarlo anzi se vuoi me, ne starò il più lontano possibile da te sempre se è questo che vuoi»
Se questa parte di me, non la convinceva dovevo mettere in chiaro le mie tattiche segrete e erano assai scortesi a dirla tutta. Speravo che mi rispondesse in tono ancor calmo come ora è che non si agitasse o parlasse a bassa voce cosa che odiavo ed lei lo sapeva più che bene.
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
|
Rapunzel Non riesce a trattenersi dal cercare di coprirsi il viso con le mani o comunque nascondersi un po', sentendosi molto in imbarazzo in quel momento -Mamma, cosa stai..?- inizia a chiedere ma si interrompe notando che gli studenti si muovono all'ordine di sua madre e ne è stupita..chi è per poter dare ordini agli studenti? Ordini che vengono eseguiti? Di certo non si metterebbero a scappare da una madre qualunque. Quando le dice di essere diventata insegnante quasi non vuole crederci, ma poi si dà della stupida perché fare una cosa del genere è proprio nello stile di sua madre. Quello a cui non crede è la casualità della cosa, e le scappa una risatina sarcastica che in sua presenza non aveva mai fatto, ma non riesce proprio a controllarsi -D'accordo che sono ingenua mamma, ma davvero? Una coincidenza? Da quando vuoi fare l'insegnante, non ne avevi mai fatto parola prima.- domanda nervosamente arrotolandosi una ciocca bionda attorno al dito. Al sentire della zuppa la rabbia si dissolve un pochino, perdendosi per un momento nei ricordi di tutte le zuppe che le preparava quando stava male, o aveva freddo o semplicemente voleva mangiare il suo piatto preferito. -Studio arti visive, lo sai che amo l'arte e la pittura..sono già migliorata rispetto a quello che facevo da sola a casa!- le risponde non nascondendo un po' di orgoglio per i risultati raggiunti -Non voglio tenerti il più lontano possibile, solo..sto cercando di essere più indipendente, vorrei poterlo fare..poter crescere insomma..d'accordo? Ce la posso fare.- domanda speranzosa, dopotutto è normale ad un certo punto lasciar andare i figli per la loro strada no? |
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
|
Mother Gothel
Quando la folla di quei tantissimi studenti e studentesse sparirono finalmente potevo vede benissimo il volto della mia adorata fanciulla che sembrava un fiorellino sperduto in mezzo ad una foresta.
Tutto questo lo lessi nei suoi occhi dannatamente celesti e piccoli ma, invero se si continuava a coprirsi la faccia.
Aveva gli stessi atteggiamenti di quanto aveva si e no dieci anni.
La sentii dire anzi chiedere se era una coincidenza e affermava di non essere una ragazza ingenua. Mi misi a fissarla con occhi così rimproveranti che anche un bambino sarebbe semplicemente scappato per fuggire da sua madre.
Solamente perché ella si trovava nello stesso posto ove lavorava la sottoscritta non poteva non nascondere l'innata indignazione verso Rapunzel che cercava di rifarsi una nuova vita quindi con furbizia e la durezza nella propria voce esordì: « Ragazzina io sono venuta fin qui esclusivamente per insegnare e non per questo però ne ho approfittato sperando di trovare un modo di poter chiacchierare con te!»
Conclusi sorridendo ghignantemente con lo sguardo scontroso.. mentre i capelli neri e ricci lì scansai altrove poiché mi coprivano la metà del volto.
Poi sentendo continuamente il suo discorso della bionda decisi di rispondere nuovamente:«Hai davvero scelto un percorso adattissimo a te fiorellino, ma personalmente io non ti vieto nulla di tutto ciò che tu hai scelto di fare nel tuo corso della vita. Però ti avverto sempre di dover stare attenta alle persone con la quale fai amicizia. Sarò una madre protettiva ma, è così che la penso. »
Accennai alla bionda che se ne stava lì chiedendomi l'autorizzazione di essere indipendente perciò non feci altro che aspettare come dapprima la sua risposta a tale considerazione poiché nel profondo le volevo davvero bene.
|
|
|
| .
|
5 replies since 13/7/2017, 18:35 100 views
.
.
