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♥ Io voglio vivere di avventure
"Seriamente, come ci si veste per un ballo?" Continuava a chiedere all'armadio davanti a sé. Belle amava il natale, l'atmosfera che si creava, le luci, i colori... tutto! La rendevano felice. Aveva letto del ballo natalizio organizzato dal campus e questo non aveva fatto che accrescere la sua felicità.
Poi era arrivato, inaspettato e strano, l'invito da parte di Adam, che l'aveva letteralmente spiazzata. Ed eccola lì, a lanciare vestiti in giro per tutta la stanza alla ricerca di qualcosa da mettersi. Lui sarebbe stato sicuramente raffinatissimo in qualche completo costoso e lei voleva essere all'altezza, senza però esagerare. Dopo l'incontro-scontro alla biblioteca, voleva dimostrare di essere all'altezza di un ballo, fosse anche solo quello del campus.
Alla fine decise che avrebbe indossato l'abito rosso con le maniche lavorate, in pieno spirito natalizio. Lasciò i capelli sciolti e si mise le scarpe con il tacco. Provò a fare un paio di giri di valzer, per assicurarsi di non inciampare nel vestito e di non sembrare un dinosauro. Era tutto perfetto. Tutto pronto. Poteva andare.
Il luogo designato dell'incontro era l'imbocco del corridoio che portava alla palestra e sarebbero dovuti entrare insieme. Camminò lentamente, inspirando a fondo. Per un attimo chiuse gli occhi e si sentì una principessa. Arrivò all'angolo e iniziò a guardarsi attorno, alla ricerca del suo cavaliere.
Edited by Lia483 - 9/1/2015, 12:20
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Lo sguardo suo, su me posò...
Adam deve aver sbattuto la testa da qualche parte, non c'era altra spiegazione per ciò che aveva fatto. Aveva inventato Belle, la bibliotecaria, al ballo invernale dell'università e lei senza nessun motivo plausibile aveva accettato e adesso eccolo nervoso davanti lo specchio a prepararsi per la serata. Non era l'unico, infatti anche i suoi coinquilini si stavano preparando per la serata, nervosi e sorridenti come degli ebeti anche loro, ma Adam l'unica cosa che voleva fare era disdire l'invito e andarsene a letto. "Che pessima, pessima idea!!" pensava mentre si sistemava il farfallino davanti lo specchio.
Una volta pronto e con il nervosismo a fior di pelle uscì dalla stanza per dirigersi al loro punto d'incontro: l'imbocco del corridoio che portava alla palestra, e da lì avrebbero proseguito insieme.
Si fermò in un angolino con la schiena poggiata sul muro mentre l'aspettava, quando lei arrivò non sembrava averlo notato, quindi ebbe tutto il tempo di osservarla. Aveva indossato un vestito rosso che le cadeva perfettamente in vita, i capelli mossi e delle labbra fantastiche che lo fecero rimanere per un secondo senza parole. Si prese tutto il tempo necessario per rimirarla e poi fece un passo verso di lei facendosi vedere nel suo abito nero.
Tossì per richiamare la sua attenzione. "D'accordo devo ammetterlo, sai come si ci presenta ad un ballo, hai attirato la mia attenzione" disse porgendole il braccio destro, "vogliamo andare?". -
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♥ Oh, io sto sognando
è il momento che amo più ♥
"D'accordo devo ammetterlo, sai come ci si presenta ad un ballo, hai attirato la mia attenzione"
Si girò, seguendo il suono della voce e lo vide staccarsi dal muro per andarle in contro. Le passò per la mente di voltarsi dall'altra parte e scappare il più lontano possibile, ma si controllò. Anzi, sfoggiò uno dei suoi sorrisi migliori e gli si avvicinò a sua volta.
- anche tu non sei davvero niente male. Inizio a capire perché le donne si mettano in fila per te.
Rispose ironicamente alla provocazione.
"vogliamo andare?"
gli si mise a fianco e attorcigliò il braccio sinistro al braccio che le porgeva e fece un respiro profondo.
- con piacere. Diamo inizio alle danze.
Percorsero il corridoio che portava alla palestra. Si guardò intorno, ammirando gli addobbi e le decorazioni: era felice di trovarsi lì. Voleva dire qualcosa ma al tempo stesso non voleva alterare quel momento che le appariva perfetto, così decise di non dire nulla.
Le porte della palestra erano aperte e, una volta entrati, rimase incantata dalla vista che le si parava davanti. Senza quasi accorgersene strinse più forte il braccio del suo cavaliere e disse in un soffio
- Non sembra nemmeno la palestra. È bellissimo, non trovi anche te? Oh, quanto mi piace il natale!
Lasciò andare la stretta e fece un passo avanti, dando le spalle ad Adam per guardare meglio. Ormai l'agitazione aveva lasciato il posto all'eccitazione. Si voltò verso il suo cavaliere, cercando di capire cosa stesse pensando lui, ma senza riuscirci.
- facciamo un giro, ti va? È tutto così bello!
Si rese conto di sembrare una bambina in un negozio di caramelle e un lieve rossore le colorò le guance. Sperò con tutto il cuore che lui non lo notasse, voleva mantenere una parvenza di dignità ai suoi occhi.. -
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Lo sguardo suo, su me posò...
Doveva ammetterlo a se stesso, quella era la ragazza più bella che avesse mai visto e ne aveva avuto la conferma quando si girò nella sua direzione sorridente come non mai.
- anche tu non sei davvero niente male. Inizio a capire perché le donne si mettano in fila per te-
Rise sentendo le sue parole, ricordava ancora quando le aveva fatto credere, in biblioteca, di essere circondato da ragazze pronte a fare follie per lui, anche se era una piccola bugia anche questa volta non lo negò, voleva mantenere accesa la discussione tra i due che rimaneva una delle cose più interessanti che gli erano mai capitate in vita sua.
"Puoi ritenerti fortunata allora, sei stata scelta in mezzo al mucchio", si sistemò il farfallino, strinse appena il braccio di Belle al suo fianco e la indirizzò verso la sala da ballo, ovvero la palestra addobbata con uno stile natalizio e insieme varcarono la soglia.
Alla vista di quello spettacolo che si parò davanti Belle si strinse ancora di più e lo sguardo di Adam si abbassò verso quel braccio così vicino al suo corpo per poi passare ad osservare il volto stupefatto della sua dama.
- Non sembra nemmeno la palestra. È bellissimo, non trovi anche te? Oh, quanto mi piace il natale!-
Le sorrise con naturalezza, quel comportamento gli poteva persino fare tenerezza, era carino vedere tutta quell'emozione, anche se lui non vi era per niente abituato.
Belle si allontanò da lui facendo un passo avanti e osservò ancora meglio tutte le decorazione, le luci e la folla dentro quella palestra, Adam invece aveva occhi solo per lei.
- facciamo un giro, ti va? È tutto così bello!-
Le afferrò la mano e con un gesto lento e a ritmo di musica le fece fare un giro su se stessa mentre faceva un passo avanti per poi farla finire quasi tra le sue braccia. La guardò negli occhi e con uno dei suoi migliori sorrisi le parlò.
"Che entusiasmo, sembrerebbe quasi il tuo primo ballo".
Con un po' di coraggio le afferrò la mano sperando di non essere respinto facendole capire di voler essere seguito.
"Vuoi bere qualcosa o vuoi iniziare aprire subito le danze?". -
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Lui le sorrise. Ma non era un sorriso ironico e nemmeno un sorriso di sfida. Semplicemente un sorriso ed era rivolto a lei. Per un attimo fu convinta si trattasse veramente di un sogno, poi lui le prese la mano e le fece fare una giravolta. Si stupì ella stessa della fluidità e della naturalezza con la quale si lasciò guidare dal suo gesto, per poi finire quasi tra le sue braccia.
"Che entusiasmo, sembrerebbe quasi il tuo primo ballo".
"Sembrerebbe, è vero. Di certo è il primo con un cavaliere di eccezione".
Gli sorrise, ancora emozionata, ma cercò di darsi un contegno e ignorando il cuore che minacciava di schizzarle dal petto.
"Sai, non capita tutti i giorni di essere scelta in mezzo al mucchio"
disse con tono noncurante.
"Vuoi bere qualcosa o vuoi iniziare aprire subito le danze?"
Strinse la mano che le porgeva e diede una rapida occhiata alla pista da ballo.
"Ora non c'è molta gente, abbiamo tutta la pista per noi"
Disse in un soffio, lasciandosi guidare dal suo cavaliere.
Mentre procedevano era consapevole degli sguardi su di loro, su di lui, ma non le importava, anzi.
Quando Adam decise il posto migliore in cui fermarsi, la canzone era finita. Lei si sistemò di fronte a lui, gli prese il braccio destro e lo appoggiò sul proprio fianco. Infine tornò a guardarlo negli occhi.
Pronto, re del ballo?. -
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Lo sguardo suo, su me posò...
Ed eccolo un'altro sorriso, un'altro spontaneo e per lui seguito da una delle sue battutine taglienti. Adam apprezzava che non aveva perso il suo tocco; erano in abiti diversi, in una situazione strana ma erano sempre i soliti Adam e Belle che si erano conosciuti in biblioteca e si erano messi a litigare dopo nemmeno due minuti.
"Sai, non capita tutti i giorni di essere scelta in mezzo al mucchio"
"Touche" le rispose con un mezzo sorriso, questo se l'era meritato. Belle gli strinse la mano e insieme si avvicinarono alla pista da ballo che era quasi vuota; c'erano loro due e stranamente anche Kovu e Filippo con le rispettive dame. Kovu aveva invitato Marina e non aveva detto niente e Filippo stava ballando con una ragazza che non aveva mai visto. Si ritrovarono tutti e 3 in pista proprio quando la canzone era terminata perciò Belle si posizionò davanti a lui aspettando l'inizio della seguente e gli afferò il braccio destro portandolo sul suo fianco. Accadde così velocemente che Adam non se ne era reso conto, deglutì a fatica e la guardò negli occhi. Pronto, re del ballo?
Afferrò la sua mano e quando iniziò la canzone la guidò con facilità, dimostrando le sue doti di ottimo ballerino.
"Devo considerarti la mia regina?" le chiese prima di farle fare un'altro giro su se stessa un po' più veloce di prima così da prenderla tra le sue braccia. "Se rispondi di sì potrei pensare di piacerti e potrei illudermi per questa sera".. -
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Non aveva mentito quando aveva detto di essere un ottimo ballerino. Andava dietro ai suoi movimenti come se fosse la cosa più naturale del mondo. Si sentiva proprio una principessa.
"Devo considerarti la mia regina?"
Pensò le avesse letto nel pensiero e arrossì. Con un gesto ben studiato la fece ruotare e la prese tra le braccia. E Belle si rese conto che non c'era altro posto al mondo in cui volesse stare quella sera.
"Se rispondi di sì potrei pensare di piacerti e potrei illudermi per questa sera".
Lo guardò negli occhi per un lungo istante. Stentava a credere fosse la stessa persona scorbutica e irritante conosciuta in biblioteca non molto tempo prima. Era... Diverso. Un diverso bello. Chi l'avrebbe mai detto?
Appoggiò la testa contro il suo petto e gli rispose
“Allora mi limiterò a rispondere che vorrei solo che questa serata non finisse mai”
vide Filippo con la sua dama, non molto distante da loro, che le indirizzò uno dei suoi sguardi idioti. Belle rispose con una linguaccia e girò la testa dall'altra parte, sempre tenendola appoggiata al petto di Adam. Si sentiva al sicuro.
“sai, sono quasi contenta di esserti venuta addosso quel giorno in biblioteca”
sorrise al ricordo del loro battibecco
“l'avresti mai detto che saremmo finiti qui?”. -
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Lo sguardo suo, su me posò...
“Allora mi limiterò a rispondere che vorrei solo che questa serata non finisse mai”
Non le rispose ma si limitò a sorridere, non si aspettava quella reazione anzi non si aspettava niente di quello che era successo quella sera, e non sapeva bene come rispondere anche se una mezza idea ce l'aveva.
Belle si era appoggiata al suo petto e non aveva intenzione di farla smuovere da lì; sentire il profumo dei suoi capelli e il calore della sua pelle gli piaceva anche troppo quindi si limitava ad ondeggiare stringendola a se seguendo il ritmo della musica.
“sai, sono quasi contenta di esserti venuta addosso quel giorno in biblioteca” sorrise anche lui pensando a come si erano conosciuti e anche lui stentava a credere che quel battibecco si fosse trasformato in qualcosa di bello come quella serata.
“l'avresti mai detto che saremmo finiti qui?”
"Io continuo a non esserlo" disse con un tono ironico, "sono più contento che tu sia qui per ora, così non puoi fare danni in altri luoghi, visto che ci sono io ad impedirtelo", la guardò negli occhi tornando serio, "la serata sta prendendo una piega interessante" e le si avvicinò lentamente lasciandole un dolce bacio pudico sulla guancia osservandone la reazione.. -
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"sono più contento che tu sia qui per ora, così non puoi fare danni in altri luoghi, visto che ci sono io ad impedirtelo"
Alzò la testa dal suo petto e lo guardò con un'espressione di finta indignazione.
-Ma davvero? Quindi dovrei ringraziarti? Beh, io mi sono offerta come tributo per evitare una strage di cuori da parte tua. Mi merito un riconoscimento specia...
Non fece in tempo a finire la frase perché fu interrotta dallo sguardo serio di Adam che, noncurante della sua risposta, le disse
"la serata sta prendendo una piega interessante"
e dandole un bacio sulla guancia. Il gesto la prese del tutto alla sprovvista, tanto da farla rimanere a bocca aperta, impietrita. Sentì le guance diventarle roventi e si riscosse.
Gli circondò le spalle con le braccia, appoggiando il viso nell'incavo del suo collo. Per una volta, non aveva parole per rispondere. Così non disse niente. Quando il cuore tornò ad avere un ritmo regolare e le sue guance riacquistarono il loro colore naturale, si sciolse dall'abbraccio.
-Sta diventando troppo affollata la pista, per i miei gusti.
Ma quanta gente c'era in pista? Quando erano arrivati tutti? Iniziava a fare troppo caldo. Aveva bisogno di aria.
Gli tese la mano e sorrise timidamente.
-Ti va di bere qualcosa?. -
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Lo sguardo suo, su me posò...
-Ma davvero? Quindi dovrei ringraziarti? Beh, io mi sono offerta come tributo per evitare una strage di cuori da parte tua. Mi merito un riconoscimento specia...
Prima che potesse finire quella frase le aveva dato quel bacio innocuo sulla guancia, e i risultati ottenuti furono più che soddisfacienti. Belle rimase senza parole e ad Adam parve di vedere il suo viso che cambiava colore e iniziava a tendere verso il rosso fuoco. Sorrise soddisfatto di se stesso e per la situazione in generale che gli piaceva particolarmente e poi non apprezzava quel silenzio che magari poteva trasformarsi velocemente in un momento imbarazzante. Riprese a prenderla nuovamente in giro come era abituato ormai a fare mentre lei gli circondava il collo con le braccia.
"E' adeguato come riconoscimento?" chiese mentre le accarezzava la schiena con una mano. Il contatto che stava nascendo tra di loro iniziava ad essere apprezzato da entrambi le parti visto che nessuno dei due si tirava indietro.
Dopo un po' Belle sciolse l'abbraccio e la canzone terminò.
-Ti va di bere qualcosa?
Le afferrò la mano che lei stava porgendo con un po' di insicurezza e la strinse mentre iniziava a fare strada verso il tavolo del buffet e delle bevande.
"Cosa ti va di bere? Vedo che c'è del punch ma sarà sicuramente corretto come ogni anno e non so quanto tu possa reggere bene l'alcool. Forse finiremo la serata con me che ti porto in spalla verso la tua camera. Potrebbe essere divertente".. -
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I baci, le carezze, erano tutte cose che accadevano alle eroine dei suoi libri. Mai, mai si sarebbe immaginata succedesse anche a lei di trovarsi in una simile situazione.
"Cosa ti va di bere? Vedo che c'è del punch ma sarà sicuramente corretto come ogni anno e non so quanto tu possa reggere bene l'alcool.”
Gli lanciò un'occhiataccia.
- Ti ricordo che al contrario di te, io sono soltanto un'umile contadinella. Non sarò mai stata a un gran ballo, ma ti assicuro che ho una grande esperienza per quanto riguarda locali e pub. Posso reggere l'alcool più di quanto immagini. Probabilmente anche più di te. Anzi, quasi sicuramente più di te, caro il mio bel principe.
Lo canzonò un po', sempre tenendo salda la presa della sua mano.
Il buffet consisteva in un lungo tavolo accostato al muro, sul quale vi erano una grande quantità di stuzzichini, salatini e dolci, più tutta una serie di bevande. Fece un passo avanti, dando momentaneamente le spalle al suo cavaliere e si allungò per prendere un cioccolatino da un vassoio all'altro lato del tavolo.
“Forse finiremo la serata con me che ti porto in spalla verso la tua camera. Potrebbe essere divertente".
Tornò a voltarsi verso di lui e gli cacciò in bocca il cioccolatino.
- oh, si, molto divertente. E se invece a fine serata quello storto sei tu? Questa potrebbe essere una situazione interessante.
Incrociò le braccia, riportando la sua attenzione al tavolo.
- Bene monsieur, lei cosa consiglia?. -
.Adam
Lo sguardo suo, su me posò...
Anche Belle iniziò a riprendere l'approccio precedente, gli buttò un'occhiataccia quando il ragazzo aveva fatto quella battuta sull'alcool.
- Ti ricordo che al contrario di te, io sono soltanto un'umile contadinella. Non sarò mai stata a un gran ballo, ma ti assicuro che ho una grande esperienza per quanto riguarda locali e pub. Posso reggere l'alcool più di quanto immagini. Probabilmente anche più di te. Anzi, quasi sicuramente più di te, caro il mio bel principe.
Adam portò le mani davanti sorridendo di quella frase e del modo carino in cui l'aveva chiamato "mio bel principe" ma non si soffermò su quel particolare, piuttosto entrambi preferirono continuare il discorso "reggere l'alcool".
"Sai, contadinella, la vita di noi principi è abbastanza dura. Ti portano in giro nei migliori locali e ti regalano bottiglie e bottiglie di pregiato champagne, e i migliori vini che si trovano sul mercato. Impari molte cose, principalmente come reggere l'alcool e quindi evitare di fare figuracce davanti agli altri principi".
Scrollò le spalle finendo quel discorso, staccò per un momento la sua mano da quella di Belle e iniziò a versare il punch corretto nei bicchieri porgendone uno alla sua dama, quando quest'ultima approfittando di un momento di distrazione gli cacciò in bocca un cioccolatino. Per poco Adam non si strozzava ma riuscì a recuperare in fretta la situazione masticandolo e inghiottendolo. "Buono" gli disse dopo aver sorseggiato un sorso da quel bicchiere che aveva in mano. Aspettò che anche lei iniziasse ad assaggiare quella bevanda che di buono in realtà non aveva proprio niente.
"Dovremmo smetterla con queste scommesse, un giorno di questi potrebbe finire male.. ma non si dica mai che io sia un tipo che si tira indietro" e poggiò il bicchiere contro il suo per un brindisi un po' in ritardo. "Alla salute". -
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♥ Io voglio vivere di avventure
Adam quasi si strozzò quando lei gli cacciò in bocca il cioccolatino, facendola ridere di gusto. Le versò il punch e le porse il bicchiere, da vero gentleman. "Gentilissimo". Bevve un breve sorso e non poté trattenere una smorfia perplessa. Seriamente avevano il coraggio di chiamare punch quella roba lì?
"Dovremmo smetterla con queste scommesse, un giorno di questi potrebbe finire male.. ma non si dica mai che io sia un tipo che si tira indietro. Alla salute"
ricambiò il brindisi e si mise accanto a lui, spalla contro spalla.
"Hai perfettamente ragione. Dovremmo smetterla. Metti che poi ti fai male e intacchi la tua regal figura? Non vorrei mai averti sulla coscienza".
Staccò gli occhi da lui per scorrere la sala con lo sguardo, mentre beveva un lungo sorso, lasciando il bicchiere praticamente vuoto. "Mmmh!" Alzò un dito e finì di mandar giù il punch che aveva ancora in bocca. "Bah, comunque 'sto coso a me sembra tutto fuorché punch" commentò fissando il fondo del bicchiere. "Vabbé. Dai, raccontami: cosa fanno i ricconi durante le feste per far passare il tempo? Oltre a mangiare ostriche e bere champagne, ovviamente" aggiunse sorridendo, voltandosi per riempire di nuovo i bicchieri.. -
.Adam
Lo sguardo suo, su me posò...
Belle rise di gusto quando Adam quasi si strozzava con il cioccolatino, ma non si arrabbiò, piuttosto gli sorrise, anche lui un po’ divertito. “Mi fa piacere che ti diverti” gli disse prima di versare del punch nel suo bicchiere. Gli fece un mezzo inchino con il capo quando gli disse “gentilissimo” e poi aspettò la sua reazione al primo sorso di quella bevanda orribile. La sua espressione fu di disgusto, e Adam apprezzò il fatto che ne capisse qualcosa, quella roba faceva veramente schifo.
Scrollò le spalle e continuò a bere lo stesso, una scommessa è sempre una scommessa anche se ti avrebbe rovinato il fegato e l’appetito per i prossimi tre giorni.
"Hai perfettamente ragione. Dovremmo smetterla. Metti che poi ti fai male e intacchi la tua regal figura? Non vorrei mai averti sulla coscienza".
Rise perché non riusciva a credere che Belle avesse detto quelle cose, al massimo sarebbe accaduto l’esatto opposto, era ben sicuro di quello che pensava.
”Non potrebbe mai accadere qualcosa del genere, con la classe si nasce e si cresce per tutta la vita, non potresti mai “intaccare la mia regal figura” “ accompagnò le parole con le mani mimando il gesto delle virgolette.
Entrambi svuotarono il bicchiere decidendo con il silenzio che non ne avrebbero preso più perché era veramente osceno da buttare giù, quindi si buttarono nel mezzo di una discussione che iniziò la ragazza.
”Che altro c’è da fare?” gli chiese Adam, mettendo una finta espressione seria.. era curioso di sapere se la ragazza ci sarebbe cascata prima di rivelargli un piccolo segreto.
”I ricconi come me, si annoiano.. fanno questo alle feste con gli altri ricconi.. per questo poi invitano le contadinelle ai balli.. per poter passare una serata diversa dal solito e avere bei ricordi”.
Purtroppo per lui, Belle riempì di nuovo i bicchieri e dovette accettare di continuare a bere quello scempio. Con un po’ di coraggio buttò giù il punch tutto in un sorso, e poi tornò a sorridere.
”Adesso tocca a me farti qualche domanda giusto?” la guardò con uno sguardo molto serio prima di continuare a parlare..”oltre a passare il tuo tempo in biblioteca, cosa fai durante il giorno? Sai così posso evitare certi posti e non ci incontreremo mai più” non era veramente serio nell’ultima frase, evitarla era l’ultima cosa che avrebbe voluto fare.. -
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Non sembrò molto entusiasta che lei riempisse nuovamente i bicchieri, ma d'altra parte non c'era molto altro che potessero bere.
”I ricconi come me, si annoiano.. fanno questo alle feste con gli altri ricconi.. per questo poi invitano le contadinelle ai balli.. per poter passare una serata diversa dal solito e avere bei ricordi”.
Belle arrossì involontariamente, per fortuna aveva la testa girata dall'altra parte e c'era speranza che lui non lo notasse. Vuotarono il secondo bicchiere di punch con un grande sforzo di volontà e Adam decise che era il suo turno di fare domande e si fece serio.
”oltre a passare il tuo tempo in biblioteca, cosa fai durante il giorno? Sai così posso evitare certi posti e non ci incontreremo mai più”
Sorrise e si prese un attimo prima di rispondere.
- Generalmente cerco un angolino appartato per leggere. Altrimenti mi trovi alla classe di erbologia a dare una mano al professore di botanica a curare le piante. Ma mi piace anche fare lunghe passeggiate. Insomma, sono una persona abbastanza noiosa.
Fece una risatina forzata, poi si morse il labbro, ricordando che era proprio questa sua tendenza a estraniarsi dal mondo che le aveva sempre causato problemi con le persone in passato. Era sempre stata considerata “strana” e snobbata per questo. Sperò che lui non la pensasse allo stesso modo. Non le era mai importato il giudizio delle altre persone, ma con lui era diverso, anche se non avrebbe saputo dire né come né perchè.
- perciò se vuoi evitarmi dovrai evitare la classe di erbologia, i luoghi tranquilli, i parchi, le biblioteche e le librerie...
Fece il conto sulla punta delle dita, poi si voltò verso di lui, aggiungendo sarcastica:
- Insomma, tutti posti che generalmente i ricconi snobbano.
Sorridendo, appoggiò il bicchiere sul tavolo, si mise di fronte a lui e gli sistemò il farfallino, che nel frattempo si era afflosciato..
Un ballo inaspettatoTerminata || Belle & Adam |
