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Jack
"Re del blu, re del mai."
Voleva stare da solo. Era entrato nuovamente in quel periodo.
Vedeva tutto storto, vedeva tutto nero.
Il suo vestito oggi era gessato nero, più cupo del solito.
I capelli erano più scompigliati che mai.
E quella sensazione, quell'orribile sensazione di vuoto pervadeva ogni poro della sua pelle.
"Ho dentro me che cosa non so un vuoto che non capirò, lontano da qual mondo che ho c'è un sogno che spiegarmi non so..."
Quelle parole, recitate come un vecchio poeta maledetto; erano come veleno. Si diresse verso la cattedrale di St. Nazaire per stare un po' in solitudine. Là riusciva a trovare un po' di quiete, il silenzio tombale che aleggiava in quel luogo lo faceva sentire a casa. Poteva essere una cosa leggermente macabra, ma lui li si sentiva libero: libero di sfogare la sua rabbia, libero di non doversi nascondere, nascondere quella parte grottesca e inquietante che risiedeva in lui talvolta.
Si sdraiò sull'erba bagnata dalla rugiada, il vento pizzicava il suo mento e alleggeriva la sua anima. Ora cominciava a sentirsi meglio.
Ma improvvisamente in lontananza sentì il rumore dei passi sulla ghiaia, chi poteva mai essere in quel luogo a quell'ora? Jack cominciò a scaldarsi.
Edited by Lia483 - 22/6/2015, 15:03
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Emily
"Ah, è bellissima la vista da qui. Mi toglie sempre il fiato, uh, be', certo se ce l'avessi."Indossava degli abiti chiari quest'oggi. Un paio di pantaloni bianchi, una magliettina elegante color turchese e un paio di ballerine dello stesso colore. Aveva scelto di indossare abiti comodi ma di classe per andare in chiesa. Aveva saputo da poco che in quella città vi era una splendida cattedrale chiamata St. Nazaire e aveva deciso di andare a vedere come si trovare a pregare in quel luogo.
Emily era sempre stata legata alla religione, quando vedeva quelle strane ombre, di cui ancora non sapeva spiegarsi, sua madre le diceva "Emily prega, prega il Signore che ti aiuterà"..ed Emily ha pregato tanto in vita sua ma quelle continuano ad affacciarsi nella sua vita. Per fortuna non ha mai visto più di qualche ombra in vita sua, e non voleva nemmeno immaginare cosa sarebbe potuto capitare se quelle ombre si fossero trasformate in altro.
Quindi, si vestì e uscì dal dormitorio. La cattedrale era immensa, Emily si fermò per un secondo sulla ghiaia davanti l'enorme portone di legno per ammirarla, quindi si decise ad entrare andandosi a sedere su una delle prime panchine che trovò, e chiuse gli occhi.
Edited by hybrid- - 8/9/2014, 19:39. -
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Jack
"Re del blu, re del mai."
Si affacciò dalla sporgenza in cui si trovava per vedere chi era mai l'intruso che aveva interrotto la sua pace.
Rimase sorpreso di vedere che era una fanciulla, non l'aveva mai vista prima ma di certo avrebbe imparato presto a conoscere lui; era di cattivo umore e voleva stare solo.
Così fece il giro dal cimitero e si posizionò su un'alta croce ai piedi di una vecchia tomba del 1700. Si nascose dietro di essa e urlò alla ragazza.
-"Chi sei? Che cosa sei venuta a fare qui?" La sua voce era cupa e rimbombava fra le pareti in marmo della cattedrale. Se nessuno sapeva che era lì, sentire una voce come la sua avrebbe fatto tremare qualsiasi persona, era il suo modo di agire. Spaventare le persone era l'unico modo per non farle avvicinare a lui, nessuno. Non voleva nessuno, voleva la gelida pietra e null'altro a fargli compagnia.
Il vento spirò più forte come a presagire qualcosa, che non fosse del tutto casuale l'arrivo di quella ragazza?. -
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Emily
"Ah, è bellissima la vista da qui. Mi toglie sempre il fiato, uh, be', certo se ce l'avessi."Quando chiuse gli occhi, iniziò a pregare. Pregò di non vedere più cose che non riusciva a spiegarsi, di essere lasciata in pace. A quanto pare aveva pregato male perché per la prima volta in vita sua un'ombra aveva aperto bocca per urlarle contro.
Un brivido gli percorse lungo la schiena e d'istinto chiuse gli occhi e iniziò a mormorare.."ti prego, ti prego, vai via" prima di rispondere all'ombra. "Io? non sono nessuno, davvero, sono qui solo per pregare, non è il caso che ti faccia vedere.. guarda mi sto allontanando.. questa è la tua panchina? chiese non sapendo bene dove rivolgere lo sguardo.
Che cosa aveva fatto di male per meritarsi una vita così?. -
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Jack
"Re del blu, re del mai."
Come sempre aveva funzionato. Ma la ragazza più che spaventata era implorante. Gli parlava come se fosse abituata a vedere ombre e sentire voci. Un po' rimase stupido, ma non si lasciò incantare e continuò nel suo macabro gioco.
-Sì quella è la mia panchina, quello è il luogo dove fui ucciso...per questo non sopporto i visitatori non hanno rispetto! Urlò l'ultima frase, la sua voce era sempre più cupa.
Ma poi non resistette all'idea di guardarla di nuovo, di vedere la sua faccia terrorizzata, uscì leggermente dall'ombra quanto gli bastava per vederla.
Non era impaurita, guardava attorno a se preoccupata, come se fosse una cosa che le accadeva normalmente. Era molto carina, i capelli neri erano mossi come il vento e la sua pelle pallida brillava alla fioca luce del sole. Si stava annuvolando.
Ma non cedette, rimase lì, inflessibile. Ma un labbro era piegato in su, come se qualcosa lo avesse portato a sorridere.
Sono proprio matto Disse fra sè e sè. -
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Emily
"Ah, è bellissima la vista da qui. Mi toglie sempre il fiato, uh, be', certo se ce l'avessi."Lo sapevo che erano fantasmi, e che non sono pazza pensò mentre con lo sguardo vagava da destra a sinistra.
"Io non volevo essere irrispettosa" gli urlò di rimando, che aveva fatto di male? si era solo seduta in una panchina e poi perchè aveva deciso di parlare giusto in quel giorno? Era una vita che poteva farlo.. Emily non riusciva proprio a capire.
"Ch..che vuoi da me?" gli chiese decisa a scoprire il perché di quella persecuzione, forse stava rischiando ma finalmente poteva avere delle risposte, perché non approfittarne?. -
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"Re del blu, re del mai."
Ma perchè non fuggiva terrorizzata? Invece che alzare i tacchi dalla paura ella rimaneva per porgergli domande? Non era possibile, ci doveva essere una spiegazione, e anche se odiava ammetterlo quella situazione lo aveva del tutto preso. Si stava quasi divertendo e ne voleva sapere di più.
Abbassò nuovamente il tono della voce e parlò:
-Voglio solo essere lasciato in pace...ma dimmi tu, strana ragazza, perchè ti rivolgi a me con così tanta tranquillità? Non è la prima volta che senti la voce di uno spirito? Disse tentando di assumere varie sfumature di malinconia nella sua voce. Era intenzionato a scoprire se quella ragazza era solita vedere e sentire presenza misteriose...perchè in tal caso avrebbe accesso maggiormente la sua attenzione.. -
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Emily
"Ah, è bellissima la vista da qui. Mi toglie sempre il fiato, uh, be', certo se ce l'avessi."Aspetta.. cosa? si domandò sgranando gli occhi. Ne sapeva abbastanza di spiriti da sapere che essi non rivolgevano domande di cui dovrebbero già sapere la risposta. Perché mi parleresti altrimenti? continuò a domandarsi nella mente perdendo ancora un po di tempo prima di rispondere alla domanda dell'ombra.
"Questa è la prima volta" ammise rivolgendo gli occhi a terra, "vuoi essere lasciato in pace.." disse ripetendo le stesse parole che l'ombra le aveva rivolto.
"Sono io quella che vuole essere lasciata in pace" urlò risollevando gli occhi da terra e puntandoli verso l'enorme croce che si trovava davanti a lei. "Anzi dì a tutti quelli come te di non farsi più vedere" continuò girando "i tacchi" e allontanandosi da quell'angolino.
Lasciato in pace.. ma come si permette? Sono anni che che mi perseguitano e adesso mi viene a dire di lasciarlo in pace pensò mentre con piccoli passi si allontanava dall'ultima fila per avvicinarsi al tabernacolo, o no! cos'ho fatto? e se adesso per ripicca se ne presentano più di prima? continuò a pensare mentre con un po di fifa si guardava indietro cercando di individuare qualsiasi cosa nelle tenebre.. -
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Jack
"Re del blu, re del mai."
Rimase allibito dalla sua inaspettata risposta. Voleva essere lasciata in pace, come lui, la differenza stava nel fatto che lui non voleva che nessuno tra i vivi lo disturbasse mentre lei, non voleva che i morti le dessero fastidio. Questa cosa lo incuriosì incredibilmente, la ragazza...poteva vedere e sentire gli spiriti per davvero?
Ma proprio mentre queste domande gli balzavano nella mente la ragazza andò via, dirigendosi verso il tabernacolo. Jack senza perdere tempo scese dalla grande croce e si diresse nella medesima direzione. Era incredibilmente affascinato, voleva saperne di più.
Si avvicinò con fare piuttosto neutro, per poi appoggiarsi lungo la colonna. Per il resto decise di improvvisare.
-E così alla fine, direi che hai vinto tu. Prometto che da parte mia non riceverai più alcun tipo di fastidio! Disse alle spalle della fanciulla sperando che si spaventasse. Non sapeva per quale motivo ma l'idea di cogliere di sorpresa le persone gli procurava una sorta di piccolo piacere.
Nonostante tutto le sorrise come se fosse l'incontro più normale che avrebbe potuto mai fare, stranamente da quando c'era lei si sentiva più curioso che scocciato.. -
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Emily
"Ah, è bellissima la vista da qui. Mi toglie sempre il fiato, uh, be', certo se ce l'avessi."Nell'attimo in cui non stava guardando indietro verso le ultime panchine e la grande croce, una voce la raggiunse così glaciale e piatta da farla sobbalzare. E così alla fine, direi che hai vinto tu. Prometto che da parte mia non riceverai più alcun tipo di fastidio! queste le parole che aveva sentito. Si girò perché la voce proveniva dalle sue spalle e si ritrovò faccia a faccia con un ragazzo, forse della sua età, alto, magro e con dei meravigliosi capelli lunghi. Possibile che era lui a parlare? si domandò continuando a guardarlo con stupore, ma certo. le ombre non mi hanno mai parlato, anzi non ho nemmeno mai visto la loro vera forma, che stupida che sono! si rispose da sola.
L'espressione di stupore si trasformò quindi in una di rabbia quando appunto arrivò alla conclusione di essere stata vittima di uno scherzo quasi infantile.
"Eri tu a parlare?" gli chiese con un'espressione contrariata sul viso, "non sei un po troppo cresciuto per questi giochetti?".
Edited by hybrid- - 8/9/2014, 19:39. -
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Jack
"Re del blu, re del mai."
Jack non riuscì a trattenere una lieve risatina quando quella ragazza si rese conto di essere caduta nel suo tranello. Tuttavia era inevitabile che si arrabbiasse.
-Certo io sarò un bambinone troppo cresciuto ma tu sei proprio un allocca. Rise questa volta di gusto.
Ma non volle apparire troppo cafone così si avvicinò a lei e si presentò con galanteria:
-Mi chiamo Jack, e questo è il mio posto di meditazione. Disse palesando una frecciatina.
-Cionostante non nego di essere piuttosto sorpreso...chi sei? Non ti ho mai vista d queste parti Disse tentando di nascondere la curiosità che in quel momento aleggiava nell'aria.
Non gli importava di quello che avrebbe pensato la ragazza, ma sapeva che in qualche modo non l'avrebbe deluso anzi, forse avrebbe potuto addirittura capirlo.
Scrollò dalla mente quei pensieri così poco realisti e attese la reazione della ragazza.. -
.Emily
"Ah, è bellissima la vista da qui. Mi toglie sempre il fiato, uh, be', certo se ce l'avessi."
L'espressione sul viso di Emily cambiò nel giro di pochi attimi. All'inizio era preoccupata e timorosa, in seguito era passata all'irritazione adesso sul viso vi era disegnata un'espressione di pure furia. Cercò di darsi una controllata visto il luogo dove si trovava, fece due respiri cercando di rilassarsi ma non durò a lungo poiché il ragazzo aveva aperto bocca dandogli fiato. Oltre il danno pure la beffa! pensò strabuzzando gli occhi di fronte a lui.
"Io sarò pure un'allocca ma tu sei un idiota" disse tappandosi in fretta la bocca con le mani. Oh no, non in chiesa pensò preoccupandosi solo per il luogo e non per quello che aveva appena detto a quello sconosciuto.
"Perché dovrei dirti chi sono? Così puoi continuare a prendermi in giro?" chiese senza calmarsi nemmeno un secondo. Che tipo! pensò mentre cercava di ignorarlo e dedicarsi completamente alla preghiera ma nemmeno questa volta ci riuscì.
"Sai non vorrei dirtelo io ma questa è una chiesa, è un luogo pubblico, e anche se è il tuo luogo di meditazione non puoi fare come ti pare".
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Jack
"Re del blu, re del mai."
Non era affatto rimasto deluso, non si aspettava una razione così focosa da parte sua; così si limitò ad ignorare le offese e a sedersi proprio accanto a lei.
-"Esatto questa è una chiesa, caspita quanto intuito che hai!" Disse ironicamente per stuzzicarla un altro pò, ma poi improvvisamente si fece silenzioso.
Che fosse un altro dei suoi attacchi? Li odiava, lo trasformavano in un essere cupo e ombroso.
Ora si sentiva solo il rimbombo del cinguettio degli uccellini che allegramente cantavano fuori dalla chiesa; all'interno tutto taceva, era deserto, e ciò lo rendeva un luogo tetro e poco frequentato.
-Non viene mai nessuno qui. Disse infine Jack spezzando quel silenzio, lo disse con rammarico ed un infinita tristezza. Forse avrebbe potuto andarsene, anche lei come tutti gli altri a poco lo avrebbe odiato.
Tuttavia ella restava ancora lì, infervorita per il suo strano comportamento.. -
.Emily
"Ah, è bellissima la vista da qui. Mi toglie sempre il fiato, uh, be', certo se ce l'avessi."
Lo sapeva che non doveva aprire bocca, quello che aveva ottenuto era un'altra presa in giro da quel ragazzo che si sedette come se nulla fosse accanto a lei, eppure c'era tanto di quello spazio libero.
Stava per rispondere anche lei dicendogli "sei simpatico come un calcio nei denti" o qualcosa del genere quando Jack si ammutolì di colpo e sembrava persino triste.
"-Non viene mai nessuno qui. "
"Magari qualcuno ha sparso la voce di un fantasma che disturba i visitatori" rispose anche lei con un po' di ironia nella voce "davvero dovresti essere più cordiale con le persone, forse avresti qualcuno a farti compagnia".
Si girò a guardarlo e si stupì di ciò che stava osservando.. quel ragazzo era davvero triste per chissà quale motivo.. Ad Emily passò la rabbia e gli fece persino tenerezza tanto che decise di presentarsi.
Allungò la mano verso di lui e parlò. "Emily..".
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Jack
"Re del blu, re del mai."
Ecco, lo sapeva, era irritata e se ne sarebbe andata via; come tutti gli altri.
Ma poi si rese conto che ella se ne stava ancora lì, con la fronte corrugata dalla rabbia, ma con gli occhi blu mare incollati su di lui. Fece anche lei una battuta su lui: era ovvio che rimaneva solo se si metteva a fare il fantasma. Non riuscì a non trattenere parte del suo sorriso. I capelli erano spettinati e gli coprivano gli occhi, avrebbe sorridere e continuare a giocare con lei, ma doveva lasciare che quella cupezza andasse via.
"davvero dovresti essere più cordiale con le persone, forse avresti qualcuno a farti compagnia".
Ragionò sulla frase che disse la fanciulla, non aveva tutti i torti ma ci aveva provato a socializzare, tutti gli sembravano lontani da lui, non lo capivano.
Poi il volto della ragazza si rasserenò e gentilmente porse lui la mano presentandosi. Emily.
Jack non sapeva che fare, era la prima volta che qualcuno si presentava a lui nonostante il suo carattere ballerino. Ora parve quasi rinvigorito, la sensazione di malessere si acquietò e sul suo volto si disegnò un raggiante sorriso, i capelli si scostarono dagli occhi rivelando i suoi intensi occhi neri, senza fine.
-Emily...mi piace. Disse baciandole la mano, aveva iniziato come cafone, avrebbe concluso con galanteria.
-Ripeto, mi chiamo Jack, ma tutti mi chiamano il re delle zucche. Titolo singolare, ma sai, a forza di fare il fantasma qualche nomignolo è dovuto! Disse scherzando..
Ho dentro me che cosa non so...Terminata || Jack&Emily |
